Poetarum Silva ospita una mia recensione al libro Archivio del bianco (Terra d’ulivi, 2020), di Stefania Onidi. Un libro di poesia che consiglio caldamente.
“[…] si avverte che la scrittura dell’autrice è una faccia della medaglia: l’altra è occupata dalla pittura.
A una lettura superficiale, questo collegamento è acceso sia dalla presenza di termini tecnici (per esempio, una sezione reca come titolo campiture, un’altra tele e armature), che dalla citazione di celebri quadri o pittori (una delle poesie con titolo è Le déjeuner sur l’erbe). Preciso che il libro non è infarcito di questi rimandi, che al contrario sono rari; non è un libro sulla pittura.
L’influsso pittorico, tuttavia, si manifesta nell’uso dei colori nei versi, nell’utilizzo dello spazio della pagina bianca, che non è mero supporto alla scrittura. Non vi è pittura, quindi, nel senso letterale dei componimenti, bensì, a livello d’idea, contemporaneamente, sia in superficie (la pagina) che in profondità, sottendendo e sostenendo l’intero libro. […]”
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