Al lancio del carburo m’istigavi
dentro alle vasche antiche, pietre lisce,
fra le donne piegate al lavatoio,
per il fascino che hanno le reazioni
chimiche in estate, quando vagano
i bambini soggetti alle stagioni.
Poi non so che cosa abbia tu incontrato.
Io Pavese, le miniere; a me ronza
negli orecchi il dispiacere, la tremula
fiammella, con l’odore dello sputo
e dell’acetilene.