Celarci ai dimentichi numi

Io ti voglio qui, fra i roridi
colli irsuti di bosco ceduo,
oppure a violare radici
muschiose del parco, raspare
– sacrilego – addentro il giardino
museo dei tre tetti. A voi, perché
dalle pulsioni cuori immuni,
che conto importa se non l’esistere
troppi? Un bilancio in natura – sta scritto –
e poco io credo ai destini. Possiamo
celarci ai dimentichi numi?

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