Due piante esotiche

I.

Quando mi fotografasti
sullo spiano brumoso,
sorridevo in posa
ombrato dall’alocasia;
di schiatta iperborea
avvezzi eravamo
a modesto fogliame,
spesso aghiforme
e alle melme muscose.
Perciò l’andare fu greve,
al richiamo di scimmie
più volte volgemmo
alle foglie mirando.

II.
Ora accade, oh vezzoso,
che in ogni giardino
svetti il banano. 
Esso sventola foglie
sfrangiate come criniere
e i bambini sguaiati,
berciando i loro miti mortali,
a palla gli tirano come alla robìnia,
che macchia tutti i colli
e sfama in gabbia i conigli.


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