[fonte]
Ciarlano le Moire,
di sgarbi e tradimenti,
di stupri e di turgori
e dei goffi ruzzoloni
di centauri morenti,
ché tessendo monta
l’uggia e chi soppesa
il tempo, già l’inganna
con ardente cicalare,
sì che Atropo annoiata
s’ha da circuire,
per averlo ben rotondo
il pennacchio e poi pregare
che l’impingui di straforo.
di sgarbi e tradimenti,
di stupri e di turgori
e dei goffi ruzzoloni
di centauri morenti,
ché tessendo monta
l’uggia e chi soppesa
il tempo, già l’inganna
con ardente cicalare,
sì che Atropo annoiata
s’ha da circuire,
per averlo ben rotondo
il pennacchio e poi pregare
che l’impingui di straforo.
Marco Bertoli
29/05/2015Posto un commento perché voglio che questo blog resti vivo. Che tu sia uno dei miei poeti preferiti, per fortuna, te lo dico di persona.
Paolo nullo Pedone
30/05/2015Ammaliarle, le Parche