
[fonte]
Le tue vispe nocciole,
nel viso incastonate,
alle volte scintillano
un tenero alfabeto
e le parole non chiedono
che d’essere vestite.
Io bene me ne guardo,
ma le vorrei catturare
per guardare da vicino,
come farfalle nel vetro
quand’ero bambino.
Volerle avere proprie è come ucciderle spente, io penso
E pensi giusto!