Ricorda: pensammo noi – allora –
ad un imbrunire scolpito
nelle meridiane, ma luci
artificiali stravolgono
il nostro sentire del tempo
e ridi, ora, ch’è giunta nuova
mattina l’ennesima volta,
ma attenta: non le radici
unisce il dolore, ma i rami
e scovi l’edera avvinta
ai fiori delle tamerici
lilla, salate, in periferie
dei parchi dimessi, ai muri lontani.