È proprio del cupo, è della notte,
fra le traviste palme,
di yucca le ampolle,
I verdi sempre della
costa, che m’abbaglio
mi ignori Lachesi
e fine non computi
al germe, solo dischiuso, dell’Alfa.
Tu persino, amico, mi presenti
dell’unicamente nato al pari,
ma pure lo furono i sepolti
ch’ora s’accalcano sopra
i muri che ombreggiano Matisse.