E’ una serie di poesie scritte ispirandomi alle foto di Giovanni Cecchinato (le trovate qui: Costa Adriatica Nord – Liquido confine)
I castelli di sabbia
(cinti dai fossati
solcati da piccoli
guardinghi caimani)
confinano spesso
con circuiti minori,
dove rotolano i visi
d’estinti corridori;
giochi effimeri e leali,
esposti a ridotti tsunami,
la spiaggia ne vede
in un giorno spuntare
e svanire a milioni.
Li sormontano grandi
cattedrali d’immani
strutture di scivoli,
tubi, opprimono
le rive i quartieri
degli svaghi artificiali,
i bulimici chioschi,
frastuoni di mercanti
nel tempio, pasciuti,
abbronzati ed ignari:
e muta sobbolle
la furia di uragani.