Il vagolare muliebre
della madrice al cuore,
poi la testa t’invadeva,
e con fumigazioni ed olii
l’irrito armeggiarti intorno,
al tempo in cui
si riprese il Sultanato
di Granada e vasti
vedemmo i nuovi mondi.
Nel Corpus appresi
che sternutir ti giova
e invano t’introdussi
ad accudir colombi;
qual tubare sciapo,
che or m’appare
in simpatia col vegetare
sterile fra i gigli ricamati,
ed il silenzio disadorno
delle torce fioche.
madrice: utero
Corpus: Corpus Hippocraticum