Rohmer

T’indico il crepuscolare
bisticcio alle cime di mango;
dall’Africa a Oriente,
fruscia di volpi volanti
greve la sera e pomposo,
appresso al tramonto,
il sinistro rinfresco è levare.

T’insegno che albeggia,
qui, su l’acero e il tiglio,
al faggio, all’ora che desta,
il nugolo ronza d’uccelli
e dietro, sperso pegl’orti,
alla quercia scompiglia
la ghianda e la foglia.

Al rigirare t’accenno,
nell’aria, del carbonio,
alla fredda ventata del raggio;
di Rohmer pesa Delphine,
la cupa donna e la sorte,
che non fu in Messico, dove
guardammo il secco sul mare.

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